Le Marche rivestono un ruolo importante nella produzione di diversi vini rossi DOC, IGT e senza denominazione. La coltivazione della vite si estende per circa 20 mile ettari.
La viticoltura nelle Marche risale all’epoca dei Greci, all’inizio del IV secolo a.C..
Con l’arrivo degli etruschi ci fu unfiorente sviluppo della coltivazione della vite.
In epoca romana questa coltivazione rappresentava la principale fonte di reddito dell’economia locale.
Nella regione Mache i vigneti sono suddivisi in maniera abbastanza uguale tra uva a bacca bianca e uva a bacca nera.
Il vitigno più coltivato e più conosciuto al di fuori dei confini regionali è senza dubbio il Verdicchio DOC, che è un bianco.
Altri vitigni rossi sono lacrima di Morro D’alba, ciliegiolo, montepulciano, sangiovese e pinot nero.
La regione vanta 5 Denominazioni di Origine Controllata e Garantita (DOCG) e 15 Denominazioni di Origine Controllata (DOC).
Tra i rossi abbiamo laDOCG Vernaccia di Serrapetrona e della DOC Serrapetrona da vernaccia nera nella provincia di Macerata,
Nella provincia di Ancona, si sviluppa il Rosso Conero DOCG da uve montepulciano, mentre nell’area del Piceno abbiamo la DOC Rosso Piceno.
Infine la zona di Pesaro ha la DOC Colli Pesaresi, da uve sangiovese per la versione in rosso.
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